23 marzo Beata Sibilla Biscossi

Pubblicato giorno 23 marzo 2019 - In home page, Santi in Cattedrale

La beata Sibilla Biscossi davnacque da una distinta e religiosa famiglia a Pavia verso il 1287, a soli dodici anni perse completamente la vista, questa grande prova tuttavia la fece ancora di più progredire nella sua già forte inclinazione alla vita spirituale e alla pratica religiosa, tanto da entrare nel terz’ordine di San Domenico. Desiderosa di una vita più austera a 15 anni si rifugiò in una cella più appartata costruita presso la chiesa dei Frati Predicatori,  dove dimorò per tutto il resto della sua vita nella preghiera e con un intenso colloquio interiore con Dio, completamente analfabeta fu dotata di singolari doni mistici  tanto da parlare con estrema facilità di Sacra Scrittura e di questioni teologiche dibattute e controverse, adoperandosi in modo speciale nella conversione dei peccatori sia con la preghiera sia con il dono del consiglio. Si narra come inizialmente chiesto il dono della guarigione per il recupero della vita ebbe in estasi la certezza dell’eterna Luce che supera ogni vista umana e per questo da allora chiese la guarigione dello spirito e non del corpo, per se e per quanti incontrava nella vita.  Il giorno di san Giuseppe, 19 marzo 1367 morì già in fama di santità per la sua lunga vita dedicata al Signore, alla conversione dei peccatori e alla luce di quella vista che lei perse presto negli occhi ma tenne sempre nel cuore, le sue reliquie riposano nella Cattedrale di Pavia.